L’avvocato britannico Sands ritiene che contro Putin si deve partire dal reato supremo, la guerra illegale. Con i crimini contro l’umanità è più difficile incastrarlo
Se Zelensky all’Onu ha chiesto una nuova Norimberga non è solo per l’impatto del paragone storico, ma perché con una corte di quel tipo una incriminazione di Putin «sarebbe possibile in tre mesi», dice al Corriere il professore di diritto internazionale Philippe Sands dell’University College di Londra. Dopo l’inizio della guerra Sands ha avviato una petizione che ha raccolto un milione e mezzo di firme, comprese quelle di ex capi di governo come Gordon Brown, per chiedere che alle indagini sui crimini di guerra della Corte penale internazionale si affianchi un tribunale speciale concentrato sul crimine di aggressione compiuto dalla Russia.
Per provare il genocidio, di cui parla il presidente ucraino, bisogna dimostrare l’intenzione di distruggere un gruppo come insieme – Dichiara Philippe Sands. Continua – Sulla base di quello che ho visto in Ucraina ci sono crimini di guerra perpetrati su larga scala, civili presi di mira e crimini contro l’umanità, ma non mi sembra sia stata superata la linea del genocidio. Ripeto però che capisco perché Zelensky usi questo termine, sente che Putin cerca di distruggere l’identità ucraina nel suo complesso.
I crimini di guerra e contro l’umanità sono difficili da provare, bisognerebbe provare il legame tra le azioni sul campo e gli ordini della leadership politica. Però il tribunale internazionale sulla ex Jugoslavia arrivò a incriminare Milosevic.
A Norimberga, come in Ucraina, se non avessimo avuto una guerra non avremmo avuto crimini di guerra, crimini contro l’umanità e accuse di genocidio. È molto lineare, e si può arrivare a una incriminazione in tre mesi.
Si può creare un tribunale internazionale ad hoc ed aggirare il veto russo
Si potrebbe incriminare Putin, non attraverso il Consiglio di sicurezza, ma passando attraverso altre strade. Una è l’accordo tra l’Ucraina e una organizzazione internazionale: potrebbe essere l’Onu, come è successo per il Tribunale speciale per il Libano, o l’Unione europea, come fu fatto per il Kosovo, o il consiglio d’Europa.
Il secondo modello, sul quale sto lavorando informalmente con alcuni Paesi, è un accordo tra l’Ucraina e altre nazioni per delegare a un tribunale internazionale la prosecuzione del crimine di aggressione. È il modello Norimberga. Non dico che sia facile, ma si può fare: nelle conversazioni con molti di questi governi tutti ammettono che il punto è solo se c’è la volontà politica. Inglesi, americani e francesi riconoscono il crimine di aggressione e la possibilità di istituire un tribunale internazionale, ma si preoccupano dell’effetto precedente, ossia che se una corte speciale viene creata oggi per la Russia, domani potrebbe toccare a Francia, Usa o Regno Unito. Ma non si può lasciare una scappatoia a Putin – Questo è quanto pensa l’esperto Sands.
Come si prova il crimine dell’aggressione?
Il primo passo è stabilire se la guerra è legale. Ci sono solo due basi legali per la guerra: una è l’autodifesa, l’altra l’autorizzazione da parte del Consiglio di sicurezza, condizioni entrambi assenti, come è chiaro che non ci sono motivi umanitari. Con una decisione vincolante la corte internazionale di giustizia dell’Aja ha ordinato alla macchina militare russa di fermarsi e lasciare l’Ucraina. Putin sa che le sue azioni sono illegali. È essenzialmente tutto quello di cui un procuratore ha bisogno.
Un’incriminazione di Putin in tempi brevi, potrebbe essere determinante per la conclusione del conflitto, e addirittura questa possibilità, potrebbe spingere qualcuno vicino allo zar ad abbandonarlo, creando le basi per un cambiamento alla leadership del paese. Queste sono tutte ipotesi, ma Sands, oltre alla petizione ha espresso il suo pensiero ad altri leader politici e allo stesso ministro degli esteri ucraino.
Quali sono i crimini contro l’Umanità?
Le fattispecie che rientrano nella categoria di crimini contro l’umanità sono la pulizia etnica, lo sterminio di massa, il democidio, la deportazione, la sparizione forzata, la tortura e lo schiavismo. Come crimini ci sono anche la distruzione dei patrimoni artistici riconosciuti, la tortura.
In giurisprudenza crimine contro l’umanità definisce le azioni criminali che riguardano violenze e abusi contro popolazioni o parte di popoli, o che comunque siano percepite, per la loro capacità di suscitare generale riprovazione, come perpetrate in danno dell’intera umanità. I crimini contro l’umanità sono in genere distinti dai crimini di guerra e anche dal genocidio; non tutti gli ordinamenti giuridici prevedono figure di crimini contro l’umanità, mentre alcuni le prevedono indirettamente, in forma di trattati internazionali.
Le competenze ci sono, come anche la mobilitazione mondiale, l’interesse di tutti (o quasi) per una risoluzione pacifica a breve termine. Bisogna solo verificare i veri interessi dei governi, dell’industria delle armi; bisogna sperare che i paesi non abbiano troppi scheletri nell’armadio e che il sentire comune si traduca presto in azioni concrete. Infine serve coraggio.
Fonte: Corriere
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