La guerra in Ucraina ha rimesso in primo piano l’emergenza energetica. L’approvvigionamento di energia ora è la preoccupazione principale dei governi, e le scelte passate di togliere fondi alle rinnovabili, oggi pesa più che mai.
Energia rinnovabile, un grande potenziale
Hanno il potenziale per alimentare oltre 100.000 case, utilizzando grandi pannelli solari che potrebbero essere collocati sui loro tetti.
A dirlo sono i ricercatori della RMIT University, in Australia, che hanno scoperto come ogni aeroporto potrebbe rappresentare una imponente centrale per la produzione di energia pulita.
Alla base della scoperta c’è il fatto che i pannelli solari posti negli edifici residenziali non generano tanta energia quanto i pannelli in cima a grandi edifici all’aperto come gli aeroporti. Trovare nuovi rimedi ai problemi che nascono, dovrebbe essere prerogativa di ogni governo.
La proposta è quindi collocarli solari su questi ultimi piuttosto che averne di più piccoli sui tetti delle case: in questo modo, il paese sarebbe in grado di raggiungere un’economia a zero emissioni molto più velocemente.
Secondo uno dei ricercatori, il Dr Chayn Sun, la scoperta lascia il potenziale per mettere meglio a frutto l’energia solare.
L’Australia riceve così tante radiazioni solari che ogni aeroporto del paese trarrebbe beneficio dall’avere il giusto tipo di pannelli solari installati. Lo stesso si potrebbe dire per molti aeroporti e grandi edifici situati in tutto il mondo.
Energia decuplicata: il caso Australia
Soltanto dai 21 aeroporti di proprietà del governo in Australia, si potrebbe produrre una quantità di energia 10 volte superiore a quella prodotta attualmente da 17.000 pannelli solari residenziali situati a Bendigo, Victoria, South Australia.
Il solo aeroporto di Perth ha abbastanza spazio sul suo tetto per produrre fino a due volte la quantità di energia solare utilizzata a Bendigo.
Il team ha scoperto che questo nuovo progetto ha il potenziale di ridurre le emissioni di gas serra di 152 chilotoni all’anno, il che equivarrebbe a togliere 71.000 auto dalla strada.
Indubbiamente, più pannelli solari significa anche meno monossido di carbonio nel paese. Il dottor Sun sostiene che circa 63 chilotoni di carbone potrebbero evitare di essere bruciati ogni anno se l’Australia decidesse di passare alla completa solarizzazione dell’energia.
I ricercatori, inoltre, hanno evidenziato come lo studio implichi che c’è spazio per le future politiche ambientali ed energetiche dell’Australia per includere pannelli solari negli aeroporti e in altri grandi edifici. E se in Australia c’è spazio per politiche energetiche, ci potrebbe essere anche in altri paesi del mondo.
Il ruolo degli aeroporti nella crisi climatica?
Gli aeroporti sono considerati una delle questioni cruciali nella crisi ambientale a causa del loro alto livello di emissioni, dei problemi di rumore, dell’occupazione complessiva del territorio e dell’elevato consumo energetico.
Le emissioni degli aerei, sia a terra che in aria, provocano un aumento dei livelli di inquinanti che incidono sulla qualità generale dell’aria, sul clima e sull’ozono.
Quali aeroporti stanno utilizzando i pannelli solari?
- L’Aeroporto di Melbourne, in Australia – Ospita la più grande fattoria solare del paese, di dimensioni pari a circa 26 campi da calcio. Attualmente, la fattoria compensa solo tra il 15 e il 20 per cento del consumo di energia dell’aeroporto all’anno.
- Aeroporto internazionale di Cochin, India – Nell’agosto 2015, l’aeroporto internazionale di Cochin ha iniziato a funzionare solo con l’energia solare, con oltre 46.000 pannelli installati ad un costo di 7,29 milioni di euro. L’energia solare fornita è più che sufficiente per alimentare l’aeroporto insieme a parte dell’energia dello stato. Si prevede di risparmiare 300.000 tonnellate di CO2 entro 25 anni dalla data di completamento.
- Aeroporto internazionale di Edmonton, Canada – Presentato nel 2020, Edmonton ha dichiarato di voler costruire il più grande parco solare aeroportuale del mondo con oltre 300.000 pannelli e abbastanza energia per alimentare non solo l’aeroporto, ma anche 27.000-28.000 case nel circondario.
Anche se la costruzione non inizierà prima del 2022, l’aeroporto internazionale di Edmonton spera che il suo futuro parco solare compenserà 106.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Bisognerebbe volare sempre più in alto, questo è proprio vero, e non arrendersi nemmeno ad alcune evidenze su cui sarebbe facile rassegnarsi. Ma la rassegnazione è per chi è morto già, non per chi muore una sola volta.
Fonte: Euronews
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