La solitudine è una scienza

La solitudine libera la creatività, rende più produttivi e dà libero sfogo alle idee: elogio scientifico della capacità di stare da soli, che non significa essere solitari

Bisogna premettere che non tutti sanno stare da soli, o almeno in egual misura. Per riuscire a stare da soli e starci bene soprattutto è qualcosa di innato, che arriva anche dall’educazione, dalle condizioni familiari, se si è cresciuti in famiglie numerose e così via. Quante volte riusciamo a stare davvero soli – niente mail, niente WhatsApp, nessuna chiamata o connessione Wi Fi nei paraggi? Nell’era digitale, non accade quasi mai. Studi scientifici hanno dimostrato che preferiremmo ricevere una scossa, anziché rimanere per 15 minuti in balia dei nostri pensieri.

Su un articolo apparso sulla rivista Science, si legge appunto – Non lasciarmi solo con i miei pensieri. Al giorno d’oggi, godiamo di un numero qualsiasi di stimoli poco costosi e facilmente accessibili, siano essi libri, video o social media. Non dobbiamo mai essere soli, senza nessuno con cui parlare e niente da fare (anche se secondo alcuni esperti qualche ora di ozio completo serve a ricaricare le batterie e la creatività). Wilson et al. ha esplorato lo stato di essere soli con i propri pensieri e ha scoperto che sembra essere un’esperienza spiacevole. Infatti, molte delle persone studiate, in particolare gli uomini, hanno scelto di darsi una lieve scossa elettrica piuttosto che essere private di stimoli sensoriali esterni.

Ma saper star bene da soli non significa patire la noia o essere antisociali. Come spiega un’analisi pubblicata su Quartz, se è vero che l’ispirazione e la contaminazione con le idee altrui sono indispensabili, è necessario ritagliarsi regolari spazi di solitudine, per lasciar sedimentare le informazioni e trovare soluzioni creative ai problemi.

La solitudine, cosa dice la scienza?

La ricerca scientifica supporta queste affermazioni. Molti studi sottolineano gli effetti dannosi della solitudine – intesa come isolamento sociale – sulla salute; diverso è ritagliarsi alcuni spazi per star bene da soli, un processo necessario, per esempio, per brainstorming più produttivo, o per lasciare che la mente vaghi in quell’apparente stato di distrazione che stimola creatività e pensiero laterale.

Cos’è il Pensiero laterale

Per comprendere cosa sia il pensiero laterale, bisogna riflettere un attimo sui momenti di crisi, di loop mentale, durante i quali la mente si concentra su un pensiero statico e ripetitivo che determina un circolo vizioso. Si affrontano i problemi e le situazioni da un unico punto di vista.

Edward de Bono (psicologo maltese, massimo esponente della ricerca del pensiero creativo) afferma che sia possibile imparare a pensare in modo diverso, grazie alla capacità umana del cosiddetto “pensiero laterale”.

Il pensiero laterale è di natura intuitiva e diventa quindi la vera alternativa a quella tipologia di pensiero logica e consequenziale condizionata, che a volte ci fa sentire limitati nel nostro modo di vedere le cose.

Ecco a cosa serve il pensiero laterale: Ad avere un nuovo punto di vista, a guardare le situazioni da altre angolazioni, ad essere più illuminati insomma.

Mihaly Csikszentmihalyi, uno psicologo ungherese autore di numerosi studi sulla creatività, ha scoperto che gli adolescenti che hanno difficoltà a rimanere da soli hanno meno probabilità di sviluppare abilità creative. Altri studi evidenziano come i teenager si sentano meno a disagio quando sono da soli, una condizione fondamentale per dare libero sfogo al pensiero creativo.

Come allenarsi a stare bene da soli? Una possibilità è provare a trascorrere più tempo all’aria aperta, in un contesto rurale e tranquillo. Una ricerca condotta nel 2012 su 56 adulti ha dimostrato che 4 giorni di immersione nella natura migliorano le capacità di problem solving del 50%.

Gli spazi per stare da soli

Quando si decide o si sente la necessità di stare da soli sono importanti anche i luoghi. Certo stare da soli davanti al mare, in mezzo alla natura o in scenari di inestimabile bellezza non è paragonabile alla propia stanza.

Ritagliarsi tempi e spazi giusti è un modo intelligenti per passare delle ore da soli. Molti sono i luoghi che possono aiutarci a rendere fruttuosa e produttiva la nostra solitudine: spazi aperti e natura, città d’arte, un museo, un parco naturale.

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