I diritti del malato, una carta per le cure in ospedale

I diritti del malato e il diritto alla salute sono sanciti nella costituzione e in diverse direttive e normative europee. Purtroppo, i casi di malasanità sono troppi, molti dei quali non vengono denunciati, per la difficoltà a individuare le responsabilità sia per altre ragioni

Iniziativa Cittadinanzattiva e Fiaso per combattere le infezioni

La carta per la sicurezza delle cure in ospedale prevede i seguenti punti:

Dieci punti chiave e quarantasette azioni concrete per migliorare la qualità e la sicurezza delle cure in ospedale, combattendo il rischio di infezioni e l’antimicrobico resistenza, attraverso impegni che coinvolgono reciprocamente le aziende socio-sanitarie, i cittadini e le istituzioni.

È questo l’obiettivo della Carta della qualità e della sicurezza delle cure, promossa da Cittadinanzattiva online in occasione della Giornata Mondiale del lavaggio delle mani, e realizzata con il contributo di rappresentanti delle istituzioni, dei professionisti sanitari, delle società scientifiche, delle associazioni di pazienti.

Secondo l’ultimo rapporto dell’Oms – Global report on infection prevention and control, ogni 100 pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere, ben 7 nei Paesi ad alto reddito e 15 in quelli a basso e medio reddito contraggono un’infezione.

La prevenzione riduce la percentuale di decessi

Uno su dieci va incontro al decesso. Il 70% di questi, dice l’Oms, potrebbe essere evitato attraverso una maggiore prevenzione, formazione del personale per l’implementazione dei protocolli di sicurezza e una migliore igiene negli ambienti ospedalieri

Dieci i punti chiave della Carta:

  • maggiore trasparenza;
  • umanizzazione ed informazione;
  • responsabilità chiare;
  • risorse; sorveglianza e controllo delle infezioni e dell’antimicrobico resistenza;
  • procedure di igiene, sterilizzazione e sanificazione;
  • motivazione, consapevolezza, comportamenti responsabili;
  • organizzazione a prova di sicurezza e qualità;
  • partecipazione: informazioni e confronto.

Questa Carta testimonia un ulteriore importante impegno che insieme alle aziende sanitarie e alle istituzioni ci assumiamo per promuovere la sicurezza delle cure nelle strutture sanitarie – dichiara Anna Lisa Mandorino, segretaria generale di Cittadinanzattiva.
Per dare la possibilità a ciascuna azienda di rendere evidente il proprio impegno nel migliorare i propri servizi, Fiaso e Cittadinanzattiva riconosceranno un bollino al momento della sottoscrizione della Carta”, annuncia Giovanni Migliore, presidente della Fiaso.

Cosa possono fare i pazienti?

Una delle cose fondamentali che un paziente può fare per evitare infezioni varie, oltre a prestare attenzione alle proprie pratiche di igiene(mascherine, lavaggio delle mani ecc.) – deve pretendere da parte del personale sanitario l’utilizzo dei presidi di prevenzione: mascherine e guanti. Molti medici e infermieri non hanno l’abitudine a utilizzare i guanti, anche se è una buona pratica che preserva anche loro stessi dal contrarre un’infezione anche importante. Si tratta di un’abitudine che va introdotta, è possibile abituarsi a fare qualsiasi cosa con i guanti, anche se molti operatori della sanità dicono che non riescono a fare punture o a fare prelievi di sangue con i guanti. I rischi sono maggiori delle abitudini, alle quali ci si può, appunto abituare facilmente.

Fonte: ANSA

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