Festival del Pensare contemporaneo: Un nuovo modo di vedere il mondo

Festival del pensare contemporaneo: L’Illuminismo nacque come movimento culturale per combattere l’ignoranza, tanto è vero che quell’epoca fu chiamata anche dei lumi. Oggi, qualche timido tentativo di pensiero critico merita una risposta

In questo blog abbiamo dato spazio ai – dialoghi mediterranei – Una serie di incontri virtuali ma anche reali, per discutere di idee, con una lista lanciata dal promotore, Simone Perotti, con la promessa di continuare a dialogare, a pensare a proporre nuove visioni. Tra i focus su cui ragionare: relazioni malate e non risolte con la famiglia d’origine, lavori che non amiamo e non abbiamo scelto, una non familiarità con la progettualità, igiene relazionale e tanti altri. A volte, ci sono pregiudizi, strutture mentali che ci tengono legati, chiusi quasi con in una gabbia. Il pensiero critico può traghettarci fuori da ciò che ci imprigiona, permettendoci di vivere una vita più libera e consapevole.

Festival del pensare contemporaneo

Dal 21 al 24 settembre invece, a Piacenza nasce il festival del pensare Contemporaneo. Cento ospiti tra cui Roberto Saviano, Niccolò Fabi, Sabina Guzzanti, Vito Mancuso, Antonella Viola. Ci sarà Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino e lo psicanalista argentino Miguel Benasayag, ma ci saranno anche lo chef Niko Romito, il musicista Willie Peyote, il cardinale Matteo Maria Zuppi e poi ancora il politico Marco Cappato, il filosofo Laurent de Sutter, Cecilia Strada e tanti altri personaggi saranno presenti all’incontro. L’obiettivo è quello di promuovere il pensiero critico, di cui abbiamo parlato tanto in questo blog. Era ora, che ci fosse anche un festival!

Sul sito pensare contemporaneo c’è una gabbia aperta con un volatile che spicca il volo.

Dal dialogo nasce la consapevolezza di scelte intelligenti; il confronto, lo scambio di idee nascono in terreni fertili, dove il pensiero nasce libero. Il festival si svolgerà in quattro giorni, mentre undici saranno le location, cinquanta gli eventi e cento gli ospiti.

Tra i temi al centro di dibattiti (dialoghi e lezioni pratiche di pensiero, concerti filosofici e immersioni):

  • Come immaginare e costruire la città del futuro?
  • Elogio del fallimento – Il fallimento va accolto e non ridicolizzato, perché è un dono che può condurci verso la vera autorealizzazione.
  • Mappe geografiche e mappe interiori – giornalismo d’inchiesta e letteratura stanno raccontando ciò che spesso le istituzioni hanno taciuto. Quale può essere oggi il senso della lettura e della scrittura, e come può aiutarci a rispondere alle domande fondamentali sul senso della vita umana? 
  • Contro lo Smartphone – Per una tecnologia più democratica
  • Pensare i corpi – distruggendo i pregiudizi culturali
  • Ferire, curare. Il potere delle parole – Il meraviglioso e pericolosissimo potere delle parole
  • La cultura del lavoro e il conflitto tra generazioni – Rifiuto dell’equazione tra lavoro e sacrificio

Le location degli eventi sono luoghi che rappresentano la bellezza in ogni sua forma: Palazzo Farnese, Chiesa del Carmine, Teatro Gioia ecc.

Uno degli obiettivi del pensiero critico è imparare a leggere e interpretare la realtà che ci circonda. E ciò non è semplice. Infine, all’interno del palinsesto del Festival si inseriscono tre laboratori innovativi di formazione e orientamento, dedicati a studenti e studentesse del IV anno delle scuole secondarie di II grado, per imparare ad acquisire conoscenze e competenze connesse ai nuovi linguaggi del contemporaneo.

Sarebbe bello replicare il festival del Pensare Contemporaneo e del pensiero critico, della riflessione e del confronto in tutte le città. Come una luce che accende una speranza in ogni luogo che incontra. Come la forza del pensiero e delle idee, come una rivoluzione, fiaccola itinerante, che illumina e trasforma gli uomini del nostro tempo.

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