In tempi di crisi economica diffusa molti sono alla ricerca di strategie utili a risparmiare senza per questo rinunciare alla qualità o alle proprie abitudini. La spesa alla spina è una possibile risposta in quanto permette di risparmiare e, cosa non secondaria, anche di fare del bene all’ambiente. Il concetto alla base della spesa alla spina è infatti quello di risparmiare carta in quanto sarà il consumatore stesso a presentarsi in negozio con buste e contenitori. In questo modo non solo si risparmierà sulle buste di plastica ma di potrà fare shopping in completa serenità, non a caso sono moltissimi i negozi dove è possibile fare spesa alla spina.
Chiaramente i prodotti in vendita costeranno di meno perché non bisognerà coprire la spesa degli imballaggi. Secondo alcune stime la spesa alla spina potrebbe abbassare il prezzo di determinate merci anche del 70% e a un risparmio di risorse stimato intorno alle 35 tonnellate di C02 non emesse in atmosfera e ai 10 milioni di litri d’acqua. Nei negozi dedicati alla spesa alla spina si possono acquistare prodotti sfusi di ogni genere, dai detersivi fino agli alimentari. Tutto lascia presumere che nel giro di poco tempo la spesa alla spina diventerà un modo di fare shopping del tutto normale.
Spesa alla spina: i numeri
Diventerà quasi familiare presentarsi nei negozi dove fare spesa alla spina e comprare prodotti come pane, cereali, vino, olio, detersivo per vestiti e piatti e chi più ne ha più ne metta. Questo nuovo modo di fare shopping consentirà di ridurre sensibilmente la produzione di rifiuti e anche di risparmiare sul prezzo finale. Federconsumatori ha recentemente diffuso alcuni dati sul fenomeno della spesa alla spina evidenziando come una normale famiglia italiana potrebbe risparmiare qualcosa come 850 euro all’anno. Secondo i dati raccolti da diversi siti autorevoli inoltre, la spesa alla spina potrebbe consentire a una famiglia media di 4 persone di risparmiare oltre 100 chilogrammi di rifiuti in un anno.
Un altro dei punti di forza della spesa alla spina è che si tratta di un’ottima soluzione per limitare al massimo gli sprechi. In questo modo si potrà acquistare l’esatta quantità di un prodotto, evitando sprechi inutili. L’unica cosa che si acquisterà con la spesa alla spina sarà la materia prima, risparmiando così sulla confezione che rappresenta una percentuale non secondaria del prezzo finale della merce. Negli ultimi anni in tutta Italia sono nati diversi negozi senza imballaggi dedicati alla spesa alla spina, anche integrati a note catene di ipermercati presenti in tutto il territorio nazionale. Insomma, la spesa alla spina rappresenta per certi versi l’evoluzione smart dello shopping e la chiave del suo successo è che conviene e, parallelamente, consente di fare del bene all’ambiente e alle proprie tasche.
Sarà sufficiente presentarsi in un negozio specializzato in spesa alla spina con contenitori e barattoli di varie dimensioni per acquistare solo la quantità di prodotto richiesta e cominciare a risparmiare cifre interessanti senza cambiare in alcun modo i propri stili di vita.
Chi è Daniele Cardetta in breve – nato a Torino nel 1983, dopo aver conseguito la laurea in Storia Contemporanea si è dedicato al giornalismo e alla scrittura creativa. Nel 2012 ha pubblicato il suo primo romanzo La Rivincita di Zord, prima parte della trilogia de La città ribelle, conclusasi con l’uscita de I fiori della battaglia nel 2013 e La giustizia della spada nel 2015, tutti editi da Nettuno Lab –
il suo ultimo romanzo edito da Meligrana Giuseppe Editore
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