Coronavirus: La seconda preoccupazione degli italiani, dopo la salute è sicuramente l’economia. Un’economia già fragile, destinata a mutare profondamente; tale cambiamento già è in atto, infatti molte aziende stanno cercando di prevenire i disastri creati dal rallentamento e dalla chiusura di molte attività, adeguandosi e anche il Governo sta pensando al dopo Coronavirus, anche se ancora non in modo incisivo. L’esperienza a cui molte aziende si sono approcciate, anche in modo rapito è stata lo Smart Working, infatti milioni di lavoratori, compreso il comparto pubblico ha iniziato, non senza problemi il lavoro da casa. Si tratta di un’opportunità che, purtroppo non tutte le imprese hanno potuto sfruttare, perché per molte attività è necessaria un’organizzazione logistica che per sua natura impedisce il lavoro da casa. L’opportunità dello Smart working diventerà nei prossimi mesi una realtà consolidata, e nasceranno anche nuove attività legate al digitale, oltre a quelle già esistenti. Negli ultimi anni, non dimentichiamo il boom dei lavoratori freelance, impiegati nel mondo informatico, finanziario ma anche ai Copywriter e giornalisti on line, a chi si occupa dei Social Media e così via. Nei prossimi mesi e anni bisognerà ingegnarsi, sfruttare al massimo le possibilità del web e rinascere, ricostruire. Si darà avvio a un nuovo Rinascimento, nelle migliori delle ipotesi e se tutti sapranno cogliere le opportunità e crearne di nuove. Anche il mondo del Call Center subirà dei mutamenti, un mondo che alcuni definiscono saturo, si sta arricchendo di opportunità; in questi giorni alcune realtà stanno organizzando (per il dopo Coronavirus), chiamate per appuntamenti con consulenti commerciali e non per le classiche vendite telefoniche. Le aziende potranno commissionare gli appuntamenti per far ripartire il loro giro d’affari e acquisire nuovi clienti.
Le attività commerciali più penalizzate dal Coronavirus
Si tratta soprattutto dei piccoli commercianti, che rappresentano, se pur con mille difficoltà una fetta importante della nostra economia. Il settore dell’Export è l’altro ramo colpito duramente dal blocco dei confini. Se si pensa al Made in Italy, soprattutto alimentare, l’Italia fino a poco tempo fa vantava numeri da capogiro e in continua crescita; si pensi ai vini prodotti in Toscana, il Parmiggiano reggiano e altri prodotti tipici ed unici della nostra terra. Su questi settori dovranno concentrarsi gli interventi del Governo, su queste realtà che non possono restare fuori dall’economia del paese.
Comunicato Stampa iorestoacasa delivery
LOUD e ENNEVOLTE insieme per aiutare a arginare l’emergenza covid-19.
In poche ore è stato sviluppato e lanciato un sito web che potesse essere il più semplice possibile e allo stesso tempo utile. Un sito web che raccoglie e mette in evidenza le attività locali che si sono messe a disposizione con un servizio di consegna a domiciliodei beni di prima necessità per il vicinato, specialmente per le persone in difficoltà.
Un progetto che aiuta a migliorare e incrementare i processi di solidarietà e collaborazione che si stanno attivando in questo periodo di emergenza. Senza fine di lucro pensato per il bene comune.
Un sito facile da usare, sia per l’utente che per il negoziante. Per il negoziante l’iscrizione è semplice e gratuita, attraverso un form da compilare con le informazioni base necessarie. Chi necessita del servizio deve solo inserire il proprio CAP e selezionare la categoria merceologica d’interesse per visualizzare tutte le attività locali vicine con le modalità di contatto e prenotazione (tramite telefono o whatsapp) .
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