Medici albanesi in aiuto agli ospedali italiani, sono arrivati con un volo speciale a Verona
“Paesi ricchissimi hanno voltato le spalle agli altri. Noi non siamo ricchi ma neanche privi di memoria” ha dichiarato il Premier albanese Edi Rama e sono parole queste che rimbombano nell’Europa deserta, sconvolta dal Coronavirus Covid-19, ma anche morta, sì perché lo spirito che dovrebbe accomunare i paesi europei è svanito oppure non è mai esistito.
“Non siamo privi di memoria: non possiamo non dimostrare all’Italia che l’Albania e gli albanesi non abbandonano mai un proprio amico in difficoltà. Oggi siamo tutti italiani, e l’Italia deve vincere e vincerà questa guerra anche per noi, per l’Europa e il mondo intero” ha continuato il Premier albanese. Il 29 marzo 2020 è atterrato all’aeroporto di Verona il volo con a bordo il team di 30 medici albanesi, che andranno ad aiutare i colleghi negli ospedali di Brescia. Nei giorni scorsi sono arrivati medici dalla Russia e si attendono medici dalla Polonia. Nelle scorse settimane gli aiuti al nostro paese sono arrivati anche da altri, come la Germania che ha inviato materiale sanitario.
Sull’emergenza sanitaria che sta dilaniando il mondo in queste settimane impazza qualsiasi tipo di teoria sulle sue origini, dal pipistrello al complotto. Ciò che in questo momento è però più urgente è focalizzare l’attenzione sulla ricerca scientifica, che dovrà testare un vaccino quanto prima e continuare con la sperimentazione dei farmaci che attualmente l’AIFA ha autorizzato per trattare la polmonite da Covid-19.
Perché l’Albania è riconoscente all’Italia?
Nella vicina Albania si parla italiano, ciò fa comprendere quanto sia forte il legame fra i due paesi. L’Albania è scelta ogni anno da molti italiani come meta per le vacanze, per mare e spiagge bellissime. Fino agli anni ’90, il paese è stato chiuso al resto del mondo a causa del Comunismo e dei suoi effetti. Dopo quegli anni difficili il paese è rinato, si è messa in moto l’economia, anche se in modo lento e con una velocità diversa in base alle varie zone. In Albania vi sono dei paesaggi incontaminati, e da qualche tempo si è iniziato anche a costruire, anche se alcune zone restano povere e ancora oggi molti albanesi preferiscono cercare di costruirsi un avvenire proprio in Italia, dove trovano lavori che molti italiani reputano umili. Molti ricordano ancora gli sbarchi in Italia, milioni di albanesi che tentavano di raggiungere l’Italia e trovare una vita migliore, quelli erano i viaggi della disperazione.
Non c’è bisogno di un complotto o di una sfera di cristallo per capire ciò che accadrà nel prossimo futuro, anche se queste sono settimane di frenetico riposo, durante le quali si sta brancolando nel buio assoluto da molti punti di vista. L’attenzione pubblica in questi giorni si focalizza fondamentalmente su due settori: quello della sanità, in particolare la ricerca e quello economico. Per quale motivo l’Italia sia stata colpita dal virus per prima e in modo così violento, probabilmente resterà un mistero. Fra le tante ipotesi o possibilità restano dubbi, però anche se i “Complottisti”, in un certo senso avessero ragione, chiunque abbia pensato ad un eventuale piano è comunque una mente umana, la quale può fallire o compiere qualche passo falso. Ciò che sta accadendo e ciò che è accaduto in queste settimane in Italia è tutto e il contrario di tutto, ad iniziare dall’emergenza dichiarata il 31 gennaio e la chiusura parziale del paese arrivata solo l’8 marzo. L’Italia è un paese con mille risorse, ricco sotto tanti punti di vista, anche se non ha mai avuto governi all’altezza delle sue bellezze e delle sue potenzialità. Un pipistrello o una fredda mente umana non potrebbero prevedere o costruire in laboratorio, nemmeno se lo volessero, la forza e il coraggio, la solidarietà e la generosità, la capacità di rialzarsi, ma anche la forte vocazione alla creatività, la capacità di intrattenere buoni rapporti di amicizia, per cui molti paesi, ultimo l’Albania, si sono mossi in soccorso dell’Italia, inviando aiuti e medici. Un pipistrello non potrebbe mai immaginare eccellenze in campo medico e nella ricerca scientifica (da sempre bistrattata e sottopagata, che stupidi!). Nessuno potrebbe creare in provetta la spiritualità e il senso di appartenenza, il sentimento religioso, a cui molti si rivolgono in questo momento difficile. Troppe cose stanno accadendo e stanno cambiando minuto per minuto, ma molte sono positive, work in progress, di resistenza, di ricerca, di lotta, di preghiera. Accadrà qualcosa che va oltre ogni comprensione umana, pipistrello o mente.
Rispondi