Novità contro il Covid-19 arrivano ancora una volta da Napoli, come per il farmaco contro l’artrite (prove già avviate in precedenza in Cina), anche questa volta la nuova sperimentazione prende spunto da una ricerca pubblicata dalla rivista scientifica più prestigiosa al mondo, Nature.
La rivista scientifica Nature ha, infatti, pubblicato a febbraio scorso uno studio, “Therapeutic options for the 2019 novel coronavirus (2019-nCoV)”, nel quale oltre al Remdesivir, farmaco utilizzato per l’Ebola ammesso dall’AIFA fra i medicinali in sperimentazione contro il Covid-19, si fa riferimento anche al Resveratrolo, una proprietà presente nel vino, in misura maggiore in quello rosso. Tale sostanza prodotta anche da altre piante come il cacao, è capace di bloccare la replicazione del Mers, un virus molto simile al coronavirus. Secondo i due ricercatori Guangdi Li ed Erik De Clercq, il Resveratrolo può avere un ruolo determinante nella lotta contro il Covid-19.
Il farmaco, in realtà è un integratore estratto dal Taurasi, il vino Docg prodotto in Irpinia. Nello studio vengono sperimentati in vitro diverse molecole su animali contro il coronavirus, tra queste, il Resveratrolo.
Prendendo spunto dallo studio l’idea della sperimentazione è partita dal Direttore del Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli, Ettore Novellino che ha ottenuto e brevettato una miscela di polifenoli, chiamata Taurisolo, estratto dalle vinaccie dell’Aglianico noto come Fluxovas. L’Università ha avviato un protocollo di sperimentazione contro il Covid-19 in collaborazione con l’ospedale Monaldi. La sperimentazione prevede la somministrazione precoce di Taurisolo ai casi accertati di Coronavirus sotto forma di aerosol. Ad oggi sembra che la sperimentazione sia promettente, si attende però l’ammissione del farmaco da parte dell’ Aifa.
Come citato in un articolo apparso su “Il Mattino” dal Monaldi fanno sapere che “dopo una sola somministrazione in 2 pazienti su tre l’Interleuchina 6 al prelievo di stamattina (ieri ndr) risulta dimezzata. Un rilievo molto promettente per controllare la fase infiammatoria di Sars.-Cov-2 di cui attendiamo l’ok dell’Aifa per la sperimentazione”.
I benefici del Resveratrolo contro il Covid-19, ovviamente si ottengono assumendolo in quantità elevate, per questo si parla di farmaco o integratore; anche se un bicchiere di vino non fa male, non sarebbe comunque sufficiente a combattere il coronavirus. La sperimentazione lascia ben sperare anche in una terapia somministrabile a domicilio. Sarebbe un ottimo traguardo, se i risultati fossero confermati, perché si avrebbe la possibilità di bloccare la replicazione del Virus, attenuando i sintomi ed evitando nella maggior parte dei casi un ricovero in terapia intensiva.
Nell’attesa che la sperimentazione con il Resveratrolo dia i risultati sperati, possiamo tranquillamente concederci un buon bicchiere di vino Taurasi o anche toscano, purché sia italiano DOCG.
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