Coronavirus: la professione del futuro, l’Avvocato

Tanta carne sul fuoco durante l’emergenza da Coronavirus; l’impressione è che la Professione del futuro anche nel Post-Virus sarà quella in ambito legale; avranno da fare i tribunali e le procure su tutti i fronti. Ogni fronte, infatti, resterà aperto, nessuno escluso e niente sconti,  la Sanità, gli appalti, i grandi Enti, i datori di lavori e i comuni mortali, che restano sempre nel mezzo.

Non è una guerra contro il Covid-19, o almeno non solo, ma è un Tutti contro tutti. 

Cosa è successo in Lombardia e in Piemonte, dove è andata in scena una vera strage; ora che i ricoveri diminuiscono, a mente fredda si susseguono le domande, mentre le risposte tardano ad arrivare. Allora ci pensa una Class Act dei parenti delle vittime, allora ci pensa la Guardia di Finanza, che acquisisce i documenti in Regione. La Giustizia farà i dovuti accertamenti. In questi giorni si è rivalutata la professione medica e paramedica, e a giusta ragione, però non bisogna dimenticare che nella buona sanità si insinua anche la cattiva sanità, la quale è sempre in agguato. Quante denunce arriveranno non è possibile ancora quantificarle, in effetti, chi ha visto (non proprio, nemmeno quello) morire un congiunto, senza sapere cosa è stato o non è stato fatto non può essere biasimato. Non meraviglia se la cattiva sanità, quella che ti lascia morire, che tralascia le cure, che pecca di superficialità e negligenza si sia potuta insinuare anche in un’emergenza sanitaria che ci ha lasciato senza fiato, ed abbia mietuto vittime, altre, ulteriori vittime. Anche qui la Giustizia avrà il suo bel da fare. Bisogna sottolineare che controlli, visite, interventi non urgenti e altri esami sono stati in gran parte sospesi, a volte anche senza motivo. Nelle vittime bisogna poi conteggiare anche coloro, che sono deceduti per mancanza di cure, di controlli, di un trasporto al Pronto soccorso e così via, azioni normali prima del Covid-19.

La maggior parte delle indagini alle Regioni e negli ospedali riguardano la mancata prevenzione e l’utilizzo dei dispositivi di protezione, quali mascherine, guanti ecc.

Arriveranno su questa scia, le denunce e le condanne dei datori di lavoro, se non rispettano le norme di sicurezza, dei condomini se si incontrano e chiacchierano nell’atrio, di chi è positivo e pensa bene di andare a trovare un parente, insomma le prossime battaglie saranno tutte legali. 

Trump contro l’Oms, perché ha insabbiato insieme alla Cina l’emergenza causando milioni di morti. Anche in Europa ci sono paesi che si preparano a chiedere risarcimenti con tanti zeri alla Cina, ritenuta responsabile della Pandemia, perché ha taciuto per troppo tempo la gravità dell’epidemia. Tutti ricordano che perfino un medico cinese è stato condannato per aver dichiarato il reale rischio di ciò che stava avvenendo. 

Se si tratta di un Tutti contro tutti, non sappiamo davvero di chi dobbiamo fidarci. Chi legge tanti giornali o molti articoli e guarda i Tg è sicuramente in confusione totale di dati, informazioni e notizie, che dicono tutto e il contrario di tutto.

La lista è ancora lunga, si prevedono indagini sulle costruzioni di ospedali e la gestione dei dispositivi di protezione (già avvenuto in qualche caso). Ora si annunciano tamponi di massa, prima erano pochi i laboratori abilitati e mancavano i reagenti. Adesso nuove regole, nuovi bandi per cliniche e laboratori privati, altro denaro, altre passerelle, altre indagini e altre denunce, tanto prima o poi ci vedremo in tribunale tutti.

 

 

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