La mappa genetica pubblicata sul sito Netxstrain, indica che il Coronavirus è entrato in Europa diverse volte, questo spiega il fatto che in Italia è stato difficile individuare il paziente zero. Secondo la mappa il primo focolaio arriva da Monaco, in Germania.
La mappa genetica del Covid-19 è il tentativo di monitorare in tempo reale l’evoluzione e la diffusione del virus, e prevede la pubblicazione dei dati da parte degli scienziati, ricostruendo l’albero genealogico del virus. Tali dati, a disposizione di tutti in Open source, restituiscono informazioni importanti, riguardo anche all’efficacia delle misure di contenimento e ad altri tipi di intervento attuati.
In base alle mappe, gli scienziati possono stabilire anche i cambiamenti che il virus subisce nella sua evoluzione; tali mutamenti, infatti sono del tutto casuali e modificano il Rna. Tutto fa pensare che il virus muti nel suo Dna.
In Brasile, infatti, gli scienziati hanno individuato due positivi al Coronavirus, e in base all’analisi del virus hanno potuto stabilire che esso era stato contratto in due luoghi diversi, perché presentava caratteristiche diverse.
In questi mesi tutta la comunità scientifica si è mossa nella speranza di trovare un vaccino, farmaci per combattere gli effetti del Covid-19; purtroppo oggi le certezze sono poche e oltre alle misure di contenimento, i Governi di tutto il mondo hanno potuto fare ben poco.
Covid-19 l’Iter da seguire
Come avviene per i terremoti, anche in questo caso, si dovranno studiare i dati e non è poco. Infatti, come ben sappiamo, non è possibile prevedere un terremoto, ma ciò che gli esperti studiano sono i dati, la frequenza, le zone dove la terra trema e così via. Bisogna procedere allo stesso modo dei terremoti, creando delle mappe, studiando le caratteristiche dei pazienti, di quanti sono deceduti, di quanti sono asintomatici, di coloro che hanno sintomi lievi e di quelli che invece necessitano della terapia intensiva, con queste modalità si potrà avere un quadro sempre più chiaro della situazione.
A Vo’ si è registrato il primo decesso per Covid-19, ed è stato avviato uno studio, che ha potuto delineare il tasso di guarigione, dei decessi, dei positivi asintomatici, la sintomatologia. Si tratta di uno studio importante,che se effettuato su scala nazionale potrebbe dare indicazioni fondamentali agli scienziati.
Cosa si è scoperto a Vo’
Il tampone è stato fatto a 2778 persone: 66 sono risultate positive, 2,4% della popolazione. Lo studio ha anche rilevato che:
- il Covid-19 colpisce più maschi che femmine – 2,9% rispetto all’1,9%;
- i bambini e i giovanissimi sono quasi immuni – da o a 15 anni, 2 positivi su 316 tamponi eseguiti;
- Su 244 giovani esaminati è stato evidenziato un solo positivo
La positività cresce con l’età: 5,1 nella fascia 65-74 anni e 4,2 tra 75-84 anni
L’ISS è il portale dove poter consultare i dati relativi ai pazienti Covid-19, la sintomatologia, i ricoveri, le patologie presenti nei deceduti e così via. Si tratta di dati reali pervenuti dalla aziende ospedaliere, che ricostruiscono un quadro reale rispetto ai numeri diffusi tutti i giorni, che riguardano solo i tamponati e i positivi al Coronavirus, tali dati non sono indicativi, proprio perché non effettuati su larga scala e/o a tappeto.
Istituto Superiore Sanità: Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a COVID-19Istituto Superiore Sanità: Report sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi a COVID-19
Report in Pdf dal sito Istituto Superiore della Sanità
fonte immagini: ISS
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