Con la pandemia è cambiato l’approccio che abbiamo verso il lavoro, i viaggi e anche verso la casa. Lockdown, homeworking, staycation sono le nuove parole del nostro vocabolario. Anche il settore immobiliare è cambiato, nonostante l’incertezza che ancora regna a causa del Covid.
Nel terzo trimestre gli investimenti nel settore immobiliare hanno superato 755 miliardi di dollari, con un aumento di circa il 50%. Si continua a diversificare gli investimenti, nonostante la paura di future crisi.
Il mercato immobiliare e l’interior design
Il mercato immobiliare è sempre stato influenzato dall’Interior design,perché l’architettura è una forma d’arte che promette molto bene, e che porta i suoi frutti con il tempo. L’originalità e le buone idee ripagano sempre nell’ambito immobiliare e arredamento d’interni. Al di là dell’affidarsi o meno a professionisti del settore, le persone, oggi, amano ricercare gli oggetti e i complementi d’arredo, adattandoli al proprio gusto per comporre la propria casa dei sogni.
La casa è diventata ad un tratto più confortevole, proprio perché la pandemia ci ha costretti a restare a casa, mettendo in secondo piano la socialità. Durante la pandemia in molti hanno temuto per il mercato immobiliare di Parigi, che per decenni è stato uno dei più fiorenti al mondo. I prezzi però stanno salendo di nuovo e gli immobili di prestigio sono in pieno boom.
La Pandemia ha riversato nell’ambiente domestico molte attività che erano distribuite sulla città, dal lavoro, all’educazione, all’attività fisica, al tempo libero, mostrando, quanto inadeguate fossero le nostre abitazioni, non abbastanza ampie, prive di adeguati spazi verdi, o di soluzioni progettuali capaci di ospitare molteplici funzioni e tutte contemporaneamente. Poco multitasking insomma.
In che modo l’interior design influenza anche il mercato immobiliare? Interior design è anche la cura del dettaglio per ottimizzare la funzionalità e definire un carattere dello spazio a disposizione, oltre che un linguaggio visivo che potranno avere un ritorno significativo per chi vive la casa, per il potenziale acquirente e/o affittuario.
Mercato immobiliare: Un nuovo modello basato sulla personalizzazione
Il desiderio come motore. Con l’evoluzione del mercato arriva lo strepitoso il successo della start up londinese The Modern House, un’agenzia immobiliare online nata dall’idea di curare la vendita di sole case progettate. Il modello ideato da due imprenditori, provenienti dal mondo dell’editoria per il settore design e lifestyle, ha riscritto le regole della vendita immobiliare e mostrato l’attenzione del mercato verso abitazioni aventi identità, carattere, connotati progettuali chiari e definiti. Vendere o vivere abitazioni è vendere o vivere quello che gli inglesi definiscono aspirational lifestyle, letteralmente aspirazione ad uno stile di vita: Il desiderio.
Investire oggi nel mercato immobiliare
La pandemia ha cambiato le abitudini dei consumatori e il modo di lavorare degli agenti immobiliari. Anche gli investitori hanno una nuova visione.
Il periodo che stiamo vivendo è un momento di sperimentazione, e riguarda non solo il modo di vivere, ma anche di lavorare e di relazionarsi con gli altri. Siamo tutti alla ricerca di una nuova dimensione, e abbiamo bisogno di comprendere ancora le potenzialità di questa situazione e in che modo possiamo creare opportunità per noi stessi e per gli altri. La sostenibilità è diventata imprescindibile, non è più soltanto qualcosa di auspicabile. Gli investitori credono molto nell’innovazione tecnologica, che potrebbe riguardare diverse aree del mercato. Probabilmente l’anno prossimo diversi gruppi si muoveranno per opportunità di questo tipo nei mercati.
Cala la fiducia nei consumatori nell’eurozona
Sono stati resi noti i dati sulla fiducia dei consumatori nell’eurozona per il mese di dicembre. I prezzi elevati dell’energia e le nuove restrizioni hanno smorzato l’umore dei consumatori. L’aumento dei contagi in alcune parti d’Europa dovuto alla variante Omicron potrebbero frenare le spese durante il periodo natalizio.
La Turchia ha diffuso i dati mensili sulle riserve di valuta estera. Il governo ha dovuto vendere un miliardo di dollari delle sue valute estere per sostenere la lira in picchiata. Da settembre la valuta turca ha perso più del 30% del suo valore sul dollaro, spingendo l’inflazione a livelli record e aggravando la crisi economica del paese.
Resi noti anche i ricavi di Nike per il secondo trimestre. A settembre, l’azienda ha visto al ribasso le sue previsioni per il 2022 a causa dei tempi di transito più lunghi e della carenza di manodopera. Nike si attende un aumento delle vendite del 5%, rispetto a una previsione iniziale di crescita a due cifre.
Fonte immagini: Viasolferinohome/Moroso
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