Il Web3 potrebbe cambiare la nostra vita

Web3 sarà un modello di internet decentralizzato. Le nuove tecnologie permetteranno di acquistare, vendere arte digitale e oggetti, creare denaro senza alcuna autorità governativa

Cosa sono gli NTF, la blockchain, l’intelligenza artificiale, la crittografia e tutti i sistemi che ci aiuteranno in questa nuova era?

Internet sta vivendo una nuova stagione, e forse era arrivata l’ora, anche se la strada è ancora lunga e difficile. La nuova era che sta per aprirsi dovrebbe conferire alla rete decentralizzazione e interpretazione.

In questi anni la tecnologia ha puntato sul nuovo, e così sono nate nuove realtà, dalla realtà virtuale alla blockchain, l’Intelligenza Artificiale, la rete che ci porterà l’esperienza del web e non solo la passando attraverso l’interazione. Il web3, è un contenitore più ampio, che richiede maggiore consapevolezza da parte dei fruitori di questo grande sistema; parliamo di personalizzazione della rete, con sistemi intelligenti in grado di imparare dalle nostre abitudini, che potranno fornirci contenuti adatti ai nostri interessi e necessità.

Web3, l’importanza della crittografia

Uno dei temi principali del web è la cybersicurezza, di cui si sente maggiormente la nessità, proprio perché la maggior parte delle nostre azioni, pagamenti e conti correnti inclusi sono digitali. In questo scenario la crittografia si sta assumendo ancora più forza, portando a scambi end-to-end sempre più sicuri e privati. La blockchain e gli NFT sono solo l’inizio del concetto di una nuova proprietà di beni digitali. L’obiettivo è una vicinanza e una connessione sempre più strette e intense fra web e mondo reale.

La blockchain è un registro digitale con una serie di voci concatenate in ordine cronologico

Contiene n sistema crittografico e a catena. Viene utilizzata in tantissimi campi per comunicare e trasmettere dati in modo automatico e sicuro.

Che cos’è un Nft? Si tratta di un gettone digitale salvato su blockchain che dimostra inequivocabilmente come il possessore di questo gettone sia anche la persona che possiede l’opera digitale a esso collegata.

Con i termini blockchain e criptovalute si parla anche decentralizzazione, ovvero dell’assenza di organismi centrali di tutela e controllo, con DAO interamente gestite dagli utenti delle relative piattaforme. Sembra proprio che la democrazia stia arrivando anche su internet e avrebbe come obiettivo quello di restituire potere decisionale a ogni utente che decida di farne parte.

Esistono diverse definizioni per Web3, una delle tante parla di un nuovo spazio virtuale all’interno del quale gli utenti riacquisterebbero potere a discapito dei principali colossi tech della Silicon Valley. Tutto ciò potrebbe avvenire con il supporto della tecnologia blockchain.

Un’altra definizione: Web3 sarà una sorta di internet decentralizzato e dominato dagli utenti. Con gli Nft (non-fungible token) si può anche acquistare e vendere arte digitale, appezzamenti di terreno virtuali o oggetti collezionabili all’interno di videogiochi. La blockchain permette alle persone di creare i propri soldi, senza chiedere il permesso di autorità governative o banche centrali. 

Gli svantaggi del Web3

Il metaverso, le blockchain, le società digitali sostenibili DTC (direct to consumer) e l’arte volatile NFT rappresentano davvero il punto di svolta del web nell’anno appena iniziato? 

Quali sono gli svantaggi? Per iniziare l’inquinamento dell’ambiente.

Gli NTF, Non-Fungible Token funzionano con la stessa tecnologia delle criptovalute, la blockchain, che richiede enormi quantità di energia. Le speranze sono riposte in un nuovo protocollo di verifica dei blocchi, la “Proof of Stake” (PoS), che promette un sistema meno dannoso per l’ambiente, ma si tratta di una promessa.

Prima di acquistare un nuovo dispositivo, bisognerebbe pensarci bene, gli oggetti dovrebbero essere riparabili, riutilizzabili e rigenerati. I nostri acquista magari puntano sulla sostenibilità, ma senza considerare trasporti e imballaggi, plastiche e tutto ciò che ruota attorno.

Altro svantaggio, la natura libera del Web3, che di fatto rifiuta un controllo multicanale. La protezione dei consumatori potrebbe risentirne sotto diversi aspetti. Non ci sarebbero grandi piattaforme in grado di proteggere le risorse personali, il che si rivelerebbe un’arma a doppio taglio: maggiore autonomia per utenti ma, anche un maggiore rischio di incappare nelle insidie del web, tra diverse e sempre più sofisticate truffe e furti di dati.

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