L’informazione, ormai non assolve più la sua funzione originaria, questo lo abbiamo ben capito. In queste settimane il presidente dell’Ucraina ha svolto alcuni viaggi in Europa e ha incontrato anche Biden. La sua rete di rapporti diventa sempre più fitta, e per sua stessa ammissione, sembra che voglia allacciare rapporti anche con chi non appoggia in pieno il suo paese.
Quanto cresce la spesa militare?
L’industria delle armi è la più proficua in assoluto. le guerre si inventano anche! E questo basterebbe a farci riflettere; c’è anche il fatto, che noi umani, oltre a pensare, cos’altro potremmo fare?
La spesa militare globale nel 2022 ha raggiunto il livello record di 2,24 mila miliardi di dollari. Il dato emerge dal rapporto di Aprile 2023 dell’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma (SIPRI).
Si tratta di un aumento del 3,7% rispetto ai dati del 2021, traducibile in 127 miliardi di dollari in più. In Europa l’aumento è stato del 13%, per circa 345 miliardi di dollari. Lo scorso anno la spesa europea ha superato quella del 1989 (anno della fine della Guerra Fredda) ed è maggiore del 30% rispetto a 10 anni fa. La Russia ha incrementato del 9,2% il patrimonio impiegato per fini militari (86,4 miliardi di dollari, corrispondenti al 4,1% del suo PIL).
Il triste primato ce l’ha ancora una volta l’America, seguita dalla Cina. Al terzo posto per spesa militare troviamo la Russia, poi India e Arabia Saudita.
La Cina ha stanziato circa 292 miliardi di dollari nel 2022, il 4,2% in più rispetto al 2021 e il 63% rispetto al 2013. La spesa militare cinese è in aumento da 28 anni consecutivi, il periodo ininterrotto più lungo realizzato da qualsiasi paese nel database SIPRI. I numeri parlano: Asia e Oceania hanno impiegato ben 575 miliardi di dollari, un rialzo del 2,7% rispetto al 2021 e del 45% rispetto al 2013.
E ancora, l’Ucraina nel 2022 ha raggiunto quota 44 miliardi di dollari (34% del PIL) dopo un aumento del 640%, il più grande incremento annuo della spesa militare mai registrato dai dati SIPRI.
Armi e inflazione
Il dato dell’aumento delle spese militari è impressionante, tanto quanto l’incremento dell’inflazione, anche se continuano a dirci che tra le due cose non vi è alcuna connessione. Il gas e il petrolio sono diventati più costosi in ogni parte del mondo. I fattori che incidono sui prezzi dell’energia sono diversi.
Aumento energia: Le concause
Nel Regno Unito le pale eoliche non hanno potuto funzionare a causa della minore intensità dei venti, in Brasile le centrali idroelettriche hanno risentito della siccità, mentre l’inverno freddo dello scorso anno ha depauperato le riserve di gas e petrolio. Infine, i cambiamenti climatici incidono e non poco sui prezzi, basti pensare alle alluvioni o alla siccità: minore offerta di prodotti, prezzi più elevati.
Guerra e inflazione, le alternative
Eppure le alternative al caro bollette, all’inflazione, alla guerra ci sarebbero. Zelensky fa una politica rivolta ad attirare consensi e a intessere relazioni con chi è più distante. Durante la sua visita in Italia, dalla sua intervista sulla rete pubblica non è emerso uno spiraglio o una volontà di pace. Non è possibile dialogare con Putin, forse questo è vero. Potrebbe essere anche vero che lui non può dialogare con il dittatore russo, mentre qualcun altro forse sì.
Un’altra domanda. In un mondo di cambiamenti, pensiamo a quello climatico, alla migrazione, alla fame di alcune popolazioni, il modo di spendere tanti miliardi per la spesa militare – è la decisione più saggia? Fare viaggi, incontrare leader politici, curare le relazioni, crearne di nuove – Tutti questi sforzi, non potrebbero essere fatti non in un’unica ottica?
Anche la Russia e la sua chiusura – a cosa portano? L’intellettuale in Russia oggi non può tacere è un articolo apparso su Novaya Gazeta, giornale russo chiuso e ripreso da lifestyleslow. In quell’articolo, Vladimir Mirzoev dice:
Cercherò di guardare la situazione come se venisse dal futuro. Dal punto di vista della storia futura, Putin si è rivelato uno strumento ideale per l’ulteriore distruzione dell’Impero russo, un eroe ideale per litigare con il mondo intero, sacrificando gli interessi della Russia: economici, politici, sociali.
L’errore di Putin è che non capisce che una nuova unione sarebbe possibile nel 21° secolo e persino auspicabile per molti paesi – a condizione che la Russia sia una repubblica democratica, forte, vera, in cui ci sia un parlamento forte, la separazione dei poteri, l’osservanza della legge potenti istituzioni statali. Se la Russia fosse ricca ed economicamente di successo, diventerebbe una forte calamita per Ucraina, Georgia e Kazakistan. E questa unione di paesi democratici potrebbe essere chiamata Confederazione Russa.
Un intellettuale è una persona impegnata nella pedagogia, una persona che scrive libri, una persona che fa film, realizza spettacoli. Il ruolo di intellettuale permette di disperdere l’oscurità, di illuminare le persone che, anche con Internet, non riescono a raggiungere le informazioni veritiere.
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