L’imposta di bollo sulle carte prepagate è stabilita per legge. L’indicazione dell’applicazione del bollo carta prepagata è inserita nel foglio delle condizioni economiche all’atto dell’emissione della carta prepagata. Qualsiasi ente o istituto di credito che emette una carta prepagata deve informare il richiedente relativamente ad ogni aspetto economico previsto e all’eventuale applicazione o esenzione dell’imposta di bollo.
Imposta di bollo: cos’è
L’imposta di bollo viene applicata ogni anno in misura fissa o proporzionale alla somma in oggetto. Si tratta di una forma di tassazione indiretta, vale a dire di un’imposta che colpisce i consumi in termini di servizi o rendite finanziarie e rapporti accesi presso banche e istituti di credito. L’imposta di bollo si applica su documenti, scritture private e sulle ricevute. Per quanto riguarda il bollo su carta prepagata nel foglio informativo e nelle condizioni economiche l’istituto di credito che la emette specifica in che modo il bollo viene applicato, con quale cadenza e incidenza (importo fisso o proporzionale), in quale misura rispetto alla spesa mensile effettuata.
Carte prepagate e pagamento bollo
Vi sono diverse tipologie di carte prepagate; le carte prepagate sono emesse per molteplici esigenze e ogni ente che le emette applica condizioni diverse in base al loro utilizzo e alle loro finalità. Vi sono carte prepagate con Iban, chiamate anche carte conto, che permettono di ricevere accrediti sulla carta ed effettuare bonifici, oltre a prelevare contanti e ad effettuare acquisti. In via generale le carte prepagate o ricaricabili con Iban non sono soggette all’applicazione dell’imposta di bollo, tranne qualche eccezione. Per quanto riguarda le carte prepagate emesse da istituti di credito presso i quali l’utente ha acceso un rapporto di conto corrente o libretto, in genere non è applicato il bollo sulla carta prepagata, perché l’imposta è già prevista per il conto corrente collegato alla carta stessa. Su alcune carte prepagate con o senza Iban si applica un’imposta di bollo di 2 euro al mese. Generalmente il pagamento del bollo sulle carte prepagate avviene con cadenza annuale. In altri casi l’istituto emittente può decidere di far pagare il bollo con cadenza mensile o trimestrale.
Quando si paga il bollo sulla carta prepagata
Alcuni istituti di credito e le poste rappresentano un tramite con l’Agenzia delle entrate; vale a dire che questi enti verseranno all’Agenzia il bollo pagato dai contribuenti. Alcuni enti decidono di non far pagare l’imposta di bollo ai loro clienti, mentre altri applicano l’imposta direttamente sulle carte prepagate. Bisogna tener presente che l’imposta di bollo si applica solo se l’importo dei movimenti effettuati sulla carta prepagata in un anno supera 77,47 euro. Nell’estratto conto della carta prepagata a fine anno la voce relativa al prelievo dell’imposta di bollo è dichiarata in modo esplicito con la dicitura “Imposta di bollo su rendiconto periodico per giacenza di fine periodo superiore a 77,47 euro”. L’imposta di bollo sulla carta prepagata viene liquidata nel mese di gennaio di ogni anno. Negli ultimi tempi alcuni istituti di credito e associazioni hanno deciso di non far pagare l’imposta di bollo prendendo loro in carico questo onere. Ciò accade in casi particolari; quando ad esempio associazioni ed enti offrono delle agevolazioni a fronte di iscrizioni a servizi o in seguito alla sottoscrizione di abbonamenti, per coloro che diventano soci di determinate associazioni di consumatori. In ogni caso qualunque cliente di un qualsiasi istituto di credito può chiedere agevolazioni relative al suo rapporto e in particolare l’abbattimento di costi o dell’ imposta di bollo su carte prepagate, in virtù di vincoli duraturi e anche a seguito di sottoscrizione di servizi di varia natura.
Carte prepagate: i vantaggi e gli svantaggi
Le carte prepagate vengono scelte ogni anno da milioni di persone; i vantaggi delle prepagate rispetto al conto corrente sono diversi. In primo luogo i costi delle carte prepagate sono molto più contenuti del conto corrente e nella maggior parte dei casi il bollo sulla carta prepagata è nullo. L’eventuale bollo da pagare si evince dall’estratto conto che la banca invia periodicamente all’utente. Quest’ultimo può scegliere l’invio per email e risparmiare sui costi di stampa e spedizione dell’estratto conto; molti scambiano l’applicazione dell’imposta di bollo con le spese di spedizione, pensando che il bollo non debba essere pagato se l’estratto conto non viene prodotto in cartaceo. L’eventuale applicazione dell’imposta di bollo avviene anche se i documenti sono inviati on line o con modalità cartacea. Bisogna tener presente che sia conto corrente sia carta prepagata possono prevedere nel contratto di stipula costi fissi, fra i quali anche l’imposta di bollo; l’utente che non utilizza il conto corrente o la carta prepagata deve recarsi presso l’istituto di credito per fare disdetta, altrimenti i costi fissi continueranno ad essere applicati ogni anno, anche se non avvengono movimentazioni.
Carta prepagata: bollo e errori
L’estratto della carta prepagata va sempre controllato in ogni sua voce; è importante conoscere anche in linea generale le condizioni applicate dalla banca o dalla posta all’utilizzo della carta prepagata. In alcuni casi l’ente che emette la carta prepagata potrebbe addebitare erroneamente o in modo anomalo spese non dovute o l’imposta di bollo anche se non prevista dalle condizioni del contratto. In questi casi l’utente ha la facoltà di fare ricorso all’istituto di credito entro sessanta giorni dalla ricezione dell’estratto conto.