400 assunzioni nel nuovo polo di ricerca contro il cancro di Latina.
BSP Pharmaceuticals ha acquistato S.C.M. Gambro, in vista di un progetto che vedrà la nascita di un polo di eccellenza contro il cancro. Si tratta di un piano di espansione, che prevede laboratori di ricerca, sperimentazione di nuovi trattamenti antitumorali. All’interno dei 21 ettari della BSP Pharmaceuticals nasceranno nuove attività produttive dell’immunoterapia.
Dopo il lavori di bonifica dell’ex Gambro, nell’area saranno accolte strutture di supporto logistico e laboratori di sviluppo e ricerca. Gli investimenti approvati dalla giunta regionale Lazio sono di circa 140 milioni di euro (7,7 milioni da fondi europei). Il progetto prevede circa 400 nuove assunzioni dal 2018 al 2023. La regione Lazio stanzierà 3,3 milioni di euro.
L’iniziativa promossa dalla regione Lazio rientra fra gli interventi a sostegno della crescita e sviluppo economico del territorio in sinergia fra aziende, università, istituzioni e centri di ricerca. La ex Gabro sarà bonificata grazie alla L. 448/98 per il recupero dei siti dismessi. Il complesso sorgerà a Latina Scalo.
Bsp Pharmaceuticals acquista la ex Gabro di latina scalo: i 62 licenziamenti di Scm/Gambro
Nel 2014 i dipendenti di Scm Gambro di Latina scalo furono licenziati. Nel maggio 2013, infatti il Tribunale dichiarò fallito lo stabilimento. Da quel giorno i dipendenti della fabbrica iniziarono un’assemblea permanente che durò fino all’ottobre del 2014; i lavoratori occuparono lo stabilimento vigilando sui macchinari, in attesa che arrivasse una valida offerta e un piano industriale serio. Il segretario della Cisl, Roberto Cecere ha chiesto un canale preferenziale per gli ex lavoratori della Scm Gambro, visto anche che una parte dell’investimento arriva da fonti pubbliche.
L’opinione
Una nuova realtà è pronta a partire sulle ceneri di un’altra; sono tanti i soggetti implicati. Da un lato vi è il Ministero dello sviluppo economico e i fondi europei dall’alyra centri di ricerca e università. La Regione Lazio ha dato la propria disponibilità a cofinanziare il progetto. La politica di reindustrializzazione della regione iniziata cinque anni fa è un forte segno dato all’economia. Bisognerà vedere il tempo cosa farà in questo caso. In questi giorni si sta assistendo all’ennesima delocalizzazione: il caso di Embraco che presto chiuderà lo stabilimento in Italia, per aprire in Slovacchia dove vi sono forti incentivi agli investimenti e agevolazioni fiscali.