Riciclo, risparmio energetico, prodotti biologici, salvare il pianeta sono tutti termini entrati da diversi anni nel linguaggio comune; oggi le persone sembrano essere diventate più consapevoli del mondo che le circonda. E’ certo che c’è ancora tanta strada da fare, ma migliaia di persone oggi usano il baratto, il riciclo, pensano alle fonti rinnovabili, al risparmio energetico, alla tutela dell’ambiente. Sono tutti segni di una responsabilità acquisita sui danni che molti atteggiamenti ed abitudini possano avere sulla vita quotidiana.
Cos’è la bioeconomia
Vi è ormai la consapevolezza diffusa che la natura, i terreni, le risorse non dureranno all’infinito, per cui è arrivato il momento di vivere con più giudizio e da qui nasce la bioeconomia, ovvero un’economia che utilizza risorse rinnovabili, coltivazioni senza pesticidi, costruzioni con materiali ecologici. Accanto al concetto di bioeconomia vi è il concetto di economia circolare, ovvero uno stile di vita basato sul riciclo, che condanna qualsiasi tipo di spreco. Mai come oggi abitudini e leggi “economiche” sono entrate a far parte di un vero stile di vita, con un ritorno al passato. Molte disposizioni dell’Unione europea si collocano in una politica di riciclo da estendere il più possibile, per creare energia ed evitare i rifiuti. E’ importante fare una buona raccolta di differenziata e allo stesso tempo attuare una politica di riciclo. In questo senso aiutano molto i mercatini dell’usato, ultimamente nati anche nel virtuale e nei social, dove si vendono e scambiano oggetti non utilizzati. Infine far ricorso a fonti rinnovabili per l’energia green vuol dire rinunciare a fonti che inquinano e che sono sempre più costose (petrolio). Ecco quanto inquinano le multinazionali.
Alcuni comuni hanno deciso di installare compattatori per riciclo plastica, attraverso cui i cittadini possono ottenere benefici fiscali sul pagamento della TARI. Si chiamano riciclatori incentivanti e sono dispositivi automatizzati per la compattazione delle bottiglie in plastica, che permettono ai cittadini di ottenere bonus di vario genere. Per le imprese che producono beni con il riutilizzo di materiali riciclati sono previsti accordi speciali con il Ministero dello sviluppo economico. Un decreto ha istituito appositi “Accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello Sviluppo Economico con le Regioni per il sostegno a progetti di ricerca e sviluppo” .
I progetti ammessi riguardano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, le nanotecnologie, sistemi di assemblaggio, decomposizione, smallentamento, tecnologie connesse ai materiali per un’industria sostenibile, riciclaggio, disinquinamento e utilizzo di materiali da residui. Rientrano, inoltre negli accordi di programma le biotecnologie, tecnologie sostenibili, tecnologie volte a migliorare la salute, la sicurezza, la qualità dei prodotti alimentari.
Decreto ministeriale 24 maggio 2017
Bioeconomia e lavoro
La bioeconomia è il futuro, infatti sono milioni i posti di lavoro che si stimano nel settore nei prossimi anni; inoltre, la bioeconomia rispetta l’ambiente. I nuovi posti di lavoro riguardano laureati in chimica, ingegneria chimica, chimica agraria, ma anche contabili, informatici e specialisti di social media. Nuove opportunità di lavoro nella bioeconomia saranno create anche nell’ambito del controllo di qualità di prodotti alimentari e agricoli, nell’innovazione, nelle fonti rinnovabili, nella ricerca.
Le stime occupazionali in Europa
I settori legati alla bioeconomia in Europa fatturano circa 2 mila miliardi di euro, entro il 2025 gli occupati nella bioeconomia saranno 22 milioni, senza contare i finanziamenti e gli incentivi che potrebbero generare ulteriori 45 miliardi di euro e 130 mila nuovi posti di lavoro.
Risparmiare e guadagnare con la bioeconomia
In rete vi sono tante idee per un riciclo creativo ma soprattutto che possono rappresentare fonti di risparmio. Barattoli di vetro, di plastica possono essere riutilizzati in mille modi diversi: portafiori, accessori, centrotavola. Per ogni oggetto, per vestiti, tappi di bottiglie vi sono mille altre vite.