La radiologia smart arriva a domicilio: al via la campagna di Rx Home!

In un recente articolo avevamo parlato di Medicina digitale e radiomedicina

e di come la tecnologia possa facilitare le nostre vite, in un campo tanto importante come quello della sanità.

Per fortuna le Start up traboccano di nuove idee e sono probabilmente il vero laboratorio dell’innovazione, di quella intelligenze e praticabile. 

Su CrowdFundMe è partita la campagna di Rx Home, startup innovativa specializzata nella telemedicina e nella radiologia a domicilio. I due fondatori, Marcello Da Col e Mattia Perroni, avevano avviato il progetto con il proprio capitale, ma il diffondersi della pandemia di coronavirus ha fatto loro capire la necessità di accelerare le attività attraverso l’Equity Crowdfunding, per via della crescita esponenziale della domanda. Grazie ai servizi dell’emittente si può valutare il quadro polmonare nei pazienti Covid positivi e, inoltre, è possibile garantire la continuità assistenziale anche alle persone non affette dal virus che non possono o hanno timore di recarsi nelle strutture ospedaliere. I motivi possono essere vari, dalla paura del contagio ai problemi di spostamento per gli anziani.

L’attività di Rx Home, che può dare un contributo significativo alla decentralizzazione del sistema sanitario, partirà a maggio in Abruzzo, ma è prevista in espansione su tutto il territorio nazionale. Le potenzialità del mercato sono elevate: secondo un’analisi dell’emittente, in Italia vengono eseguiti ogni anno oltre 40 milioni di esami radiologici (stima conservativa, la SIRM – Società italiana di radiologia medica e Interventistica – ne stimava 100 milioni nel 2017). L’emittente, grazie a un’indagine condotta insieme ai medici con cui collabora e confermata da Diego Catania (Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio), stima che circa il 70% delle radiografie programmate in regime ordinario non verrà eseguito a causa della pandemia. Il numero potenziale di radiografie domiciliari può quindi arrivare a 28 milioni all’anno (di cui 615.000 solo in Abruzzo). In quest’ultima regione, Rx Home prevede di raggiungere una quota di mercato dello 0,82% alla fine del terzo anno di attività (2023) e del 1,28% alla fine del quinto anno.

L’ Intelligenza artificiale permette di consultare tutto il materiale utile per la diagnosi

Per diventare un operatore di riferimento in questo settore, la startup innovativa punta su un servizio altamente tecnologico e facilmente fruibile: il paziente può prenotare la prestazione online o via telefono, al resto ci pensano i medici e i tecnici sanitari grazie a macchinari radiologici portatili e a un sistema (basato su Intelligenza Artificiale e Machine Learning) che permetterà di consultare in cloud tutto il materiale utile per la diagnosi.

Un business come questo richiede un team multidisciplinare e ad elevate competenze. Solo guardando ai due fondatori: Da Col è un tecnico di radiologia con 10 anni di esperienza in aziende sanitarie pubbliche e private, mentre Perroni è l’ex amministratore delegato di Houzz (gruppo americano di interior design) in Italia e ha gestito la crescita all’estero di diverse società.

Il primo obiettivo della “raccolta-flash” (la campagna rimarrà online massimo 30 giorni) è fissato a 60.000 euro, il massimo a 220.000. Una parte del capitale raccolto servirà per accelerare l’espansione in altre regioni e il lancio di nuovi servizi, come l’ecografia domiciliare:

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Ulteriori fondi saranno destinati all’acquisto di altri macchinari radiologici e allo sviluppo tecnologico come, per esempio, la creazione di un algoritmo che supporti il medico nella refertazione.

Condizioni e business plan completo per investire con Rx Home

fonte: Crowdfundme

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