Louvre e la sala di Monna Lisa, il quadro più famoso al mondo

I misteri che accompagnano le opere di Leonardo da Vinci sono molti, e il buio s’infittisce se parliamo della Monna Lisa. L’opera commissionata e mai consegnata, arricchita di particolari e dettagli per oltre dieci anni

La Monna Lisa è stato dipinto da Leonardo nel 1503 circa, in pieno periodo rinascimentale. Il sorriso enigmatico è stato impresso a olio su tavola 77×53 e si trova al Muse del Louvre a Parigi.

La storia di Monna Lisa, la Gioconda di Leonardo

La Gioconda raffigurerebbe Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo, che commissionò il dipinto a Leonardo. Molti, però non credono si tratti della moglie del mercante, ma una delle amanti di Giuliano de’ Medici, il fratello di Lorenzo il Magnifico.

Leonardo per realizzare la Gioconda impiegò moltissimi anni, apportando ritocchi e arricchendolo con nuovi dettagli. Il sorriso cela qualche mistero, uno stato d’animo in primo piano, nel bel mezzo di un paesaggio nebbioso. Un accostamento tra l’umore e la natura? Una rappresentazione delle stagioni dello spirito e dell’ambiente circostante?

Il quadrò resterà sempre con il suo autore, non sarà mai consegnato a chi lo aveva ordinato. Dividendo il viso della Gioconda a metà, si possono notare differenze. Da un lato una donna più matura, dall’altra una donna giovane e sorridente, come a rappresentare ancora una volta, due stagioni, due moti dell’animo umano. La Gioconda non indossa nessun gioiello. Lo storico Giorgio Vasari dirà della Gioconda: “Era una cosa più divina che umana a guardare.”

Una delle tecniche utilizzate da Leonardo, per dipingere la Gioconda è la prospettiva aerea. Tale tecnica utilizza le regole geometriche insieme con il colore e la luce, che contribuiscono al senso di lontananza.

Il paesaggio rappresentato nella Monna Lisa

Sul lato sinistro, alle sue spalle, si intravede una strada che si snoda attraverso una valle, fiancheggiata da ripide montagne. Poi uno specchio d’acqua, probabilmente un lago, quindi montagne lontane sullo sfondo. Sul lato sinistro del quadro, una strada serpeggiante attraversa una pianura che d’un tratto si innalza in volumi rocciosi e fiancheggia un lago. All’orizzonte montagne gigantesche. Un ponte a cinque arcate sovrasta un fiume.

Alla tecnica perfetta di Leonardo, si unisce poi un elemento di moto magico: Monna Lisa è ferma ma non immobile. L’osservatore percepisce appena un movimento del respiro, con una leggera rotazione della testa. Il sorriso è enigmatico, ma non solo, è l’espressione che sembra in mutamento.

Stralcio da “Gli occhi di Monna Lisa” di Thomas Schlesser

<<Guarda: il paesaggio, che secondo te è triste, in realtà è in movimento, animato dalle energie della vita, da una sorta di pulsazione originale. Ma hai ragione, è inquietante perché non ha nulla di davvero organizzato. Oh, certo, il ponte sulla destra, ma non ci sono alberi né animali né esseri umani. Per anni e anni, con grande pazienza, Leonardo ha aggiunto impercettibili velature, ossia strati di pittura trasparente che conferivano al dipinto maggiore densità e profondità. Le applicava una sopra l’altra e ci metteva così tanto tempo che non concludeva mai le sue opere. Questi strati avevano anche l’effetto di imprimere all’intera materia un leggero senso di vibrazione. Si chiama sfumato, è una tecnica che diluisce i contorni delle cose e le lega l’una all’altra.>>

Museo del Louvre e Monna Lisa

Il Louvre non è stato sempre un museo. La fortezza fu fatto costruire dal re Filippo Augusto nel 1190, per proteggere Parigi dai vichinghi. Vi abitò nel XIV secolo da Carlo V, che lo adattò a dimora reale. Nel 1546 fu trasformato in palazzo rinascimentale. Il Louvre è diventato museo solo duecento anni fa. L’architetto americano di origine cinese I Pei disegnò una piramide di vetro, inaugurata nel 1989, come nuovo ingresso. Nel 1993 è stata aperta l’ala Richelieu, le cui gallerie presentano sculture francesi, oggetti d’arte, pitture della scuola nordica e francese.

Dopo la Rivoluzione francese il Louvre diventò il Palazzo Nazionale e dimora del re. L’anno di apertura del museo del louvre è il  10 agosto 1793, con il nome di Muséum central des arts de la République.

I visitatori che ogni giorno visitano la Gioconda sono circa 30mila. Qualche anno fa è arrivata la conferma sul paesaggio alle spalle della Monna Lisa; si tratterebbe di Bobbio, un borgo medievale in val Trebbia, ai piedi del Monte Penice, in provincia di Vicenza. La vista è dal Castello Malaspina Dal Verme.

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