Si può ottenere un risparmio energia fino al 15% dei costi in bolletta, rendendo le case più fresche d’estate e più calde d’inverno. E’ possibile, infatti, secondo uno studio condotto dall’ente di ricerca Enea, creare un cappotto verde, utilizzando diversi tipi di piante attorno alle case che funga da cuscinetto isolante.
Le piante: una grande risorsa
Non è per nulla un mistero: le piante oltre a donare ossigenazione, combattono lo smog, migliorano l’aria in casa e per finire rendono gli ambienti più freschi. Basti pensare ai parchi o giardini pieni di vegetazione; sono spesso oasi fresche anche durante le estati più torride. Ecco perché molti preferiscono piante da giardino anche su terrazzi, nei cortili come negli spazi circostanti le case.
Il progetto pilota dell’Enea prevede l’abbattimento del 40% del flusso termico nelle abitazioni, con una temperatura ridotta di 3 gradi. Lo studio ha interessato elementi fondamentali come il microclima, le coperture da vegetazione, i flussi energetici ma anche il clima interno alle abitazioni. Considerando tutti questi fattori si è dimostrato come il “cappotto verde” riesca ad abbassare la temperatura interna agli edifici anche in piena estate; le piante catturano l’energia solare, impedendo che venga assorbita dall’edificio. Il discorso vale anche per l’inverno; infatti, viene a crearsi un isolante fra la parete e le piante.
Alcuni comuni stanno attuando politiche di aumento di verde in città, piantando alberi. Molte sono le iniziative di privati e gruppi social che sono nati su questa onda ecologista. Domenica 18 novembre 2018 parte un’iniziativa promossa dal portale Alberi per il futuro – L’iniziativa è rivolta a tutti i cittadini che abbiano a cuore l’ambiente per combattere inquinamento e cambiamenti climatici – L’iniziativa è aperta a tutte le amministrazioni comunali, associazioni e cittadini.
Ricoprire i tetti, i terrazzi e le mura di piante ha innumerevoli altri vantaggi: la vegetazione riduce l’effetto serra, oltre a migliorare l’isolamento acustico, infine le piante assorbono il 50% dell’acqua piovana, migliorando il funzionamento del sistema idrico delle città.