Come difendere il potere d’acquisto dall’inflazione

L’inflazione è l’aumento dei prezzi e può diminuire il valore del denaro risparmiato e di conseguenza il potere d’acquisto

Negli ultimi dieci anni, ci sono stati solo 14 mesi su 120 in cui i tassi d’interesse hanno superato il tasso mensile d’inflazione. Ciò significa che i risparmiatori hanno perso soldi quasi ogni mese durante questo periodo.

Cos’è l’inflazione?

L’inflazione, dunque, è un aumento generalizzato dei prezzi, che porta con sé una svalutazione monetaria. Se i prezzi crescono, con la stessa quantità di denaro potremo acquistare meno beni e servizi, per cui il potere d’acquisto sarà minore.

Esempio pratico: Se lascio ventimila euro sul conto corrente senza effettuare alcun investimento, dopo circa dieci anni avrò un potere d’acquisto di diecimila euro. Se oggi un pezzo di pane costa un euro, domani ci vorranno due euro, ecco che il potere e il valore del denaro è dimezzato.

L’inflazione ha effetti sul trasferimento di ricchezza tra creditori e debitori: è come se io prestassi l’auto a una persona, e dopo un po’ quest’ultima me la restituisse senza le ruote e incidentata.

Da cosa è causata l’inflazione?

Le cause dell’inflazione possono essere tante, oggi stiamo assistendo ad un aumento generalizzato delle materie prime, che si trasformano in prodotti, all’aumento dell’energia e del gas, e di conseguenza dei trasporti, effetti che coinvolgono tutta la filiera produttiva. L’inflazione può essere causata da politiche monetarie espansive o da politiche fiscali, come il reddito di cittadinanza in Italia, o i sostegni del Presidente americano, più disponibilità di denaro, più acquisti, più richiesta e i prezzi salgono; si tratta di una reazione a catena.

Oggi si sta assistendo ad un vero boom dell’inflazione, la quale, secondo alcuni esperti si assesterà al 2% annuo circa, ciò vuol dire che 200€ di oggi fra dieci anni avranno un potere d’acquisto di circa 150€.

Come difendere il potere d’acquisto dall’inflazione?

Mantenere soldi liquidi sui conti correnti non è mai una buona idea. Gli investimenti più comuni sono rappresentati da i titoli indicizzati (Btp indicizzati all’inflazione europea Btp Italia, fondi attivi o passivi che investono in bond indicizzati). I buoni postali indicizzati all’inflazione, vale a dire che aumentano in relazione all’inflazione, attualmente non sono più emessi da Poste italiane. Si può investire anche in materie prime e in oro, dipende sempre dalle disponibilità economiche. Se si ha a disposizione una consistente somma di denaro è preferibile diversificare i propri investimenti in più settori. Non ha senso acquistare obbligazioni con tasso fisso e a lungo termine, sarebbe inutile. La domanda più comune è come investire e soprattutto in cosa investire?

Per quanto riguarda i buoni postali, esistono diverse tipologie: Buono 3×4 garantisce lo 0,50%; il Buono 4×4 garantisce un interesse pari allo 0,75%; il buono ordinario lo 0,30%; Buono 4 anni risparmio semplice 0,25%; quello più conveniente è quello dedicato ai minori, che ha un rendimento annuo fino al 2,50%.

Infine, Buono obiettivo 65. In cosa consiste? Si può costruire una rata mensile acquistando nuovi Buoni Obiettivo 65 fino ai 54 anni. Si riceverà una rendita a partire dai 65 anni fino agli 80.

  • Zero Costi: nessun costo di sottoscrizione e rimborso, salvo gli oneri fiscali.
  • Tassazione agevolata: ritenuta agevolata del 12,50% sugli interessi.

Investire in immobili e in Oro

Anche investire direttamente in immobili potrebbe essere una buona idea, come anche in oro, di solito si investe nel metallo il 5-10%. Gli strumenti attraverso cui l’oro viene scambiato sono opzione, futures o ETF. Si tratta di titoli legati al prezzo dell’oro. Sui mercati internazionali l’oro è espresso in grammi contro dollaro e il suo valore dipende anche da fattori politici e andamento del dollaro. Gli investitori scelgono di comprare ETF perché particolarmente attratti dalle commissioni basse e dal trading semplice e senza complicazioni, come mostra un sondaggio di JP Morgan Asset Management. Gli ETF su noti indici azionari sono spesso offerti con commissioni annue dello 0,1 per cento. Gli ETF sono Exchange Traded Fund ovvero di fondo (fund) scambiato (traded) sul mercato ovvero in Borsa (Exchange). Gli ETF possono essere di tipo azionario o obbligazionario. Tutti gli ETF hanno come obiettivo la replica di un indice di Borsa o di una strategia secondo regole predeterminate. L’indice da replicare investe su materie prime, obbligazioni, azioni e così via. L’obiettivo dell’ETF è ottenere esattamente il rendimento generato dai prodotti finanziari dell’indice.

Anche il Crowdfunding Immobiliare potrebbe essere conveniente e interessante, perché è possibile investire piccole somme sul mattone ed avere buoni risultati. Un immobile, di solito aumenta di valore per lo stesso meccanismo dell’inflazione; siccome si tratta di un bene subisce rincari come ogni altro bene.

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