Il Portogallo è in primo della classe in Europa, perché ha saputo contenere i contagi da Covid-19, attraverso misure messe in atto tempestivamente e soprattutto grazie alla responsabilità della classe dirigente politica tutta. Infatti, l'opposizione portoghese ha offerto il suo aiuto al Governo. Non a parole, non a fini propagandistici, ma con fatti concreti.
Dopo il Covid-19 tutti in analisi: gli effetti psico sociali del Coronavirus
Un interessante articolo apparso su LaSpampa titola: “Gli effetti psicologici del coronavirus potenzialmente gravi come quelli fisici” - Una ricerca di Lancet Psychyatry: urgono studi specifici sul Covid e gli effetti sulla salute mentale.
Coronavirus: la professione del futuro, l’Avvocato
Tanta carne sul fuoco durante l'emergenza da Coronavirus; l'impressione è che la Professione del futuro anche nel Post-Virus sarà quella in ambito legale, avranno da fare i tribunali e le procure su tutti i fronti. Ogni fronte, infatti, è aperto, nessuno escluso e niente sconti, la Sanità, gli appalti, i grandi Enti, i datori di lavori e i comuni mortali, che restano sempre nel mezzo.
Green Deal: una necessità Post Covid-19
Il 14 gennaio 2020 è stato approvato in Parlamento il Green Deal per gli Stati Membri Europei. Tale decreto consiste in un piano di investimenti di 1000 miliardi di euro per i prossimi 10 anni a supporto della lotta contro il cambiamento climatico, l'inquinamento ambientale e la necessità di ridurre le emissioni di CO2.
Il vino rosso difende dal Coronavirus
La rivista scientifica Nature ha pubblicato uno studio, “Therapeutic options for the 2019 novel coronavirus (2019-nCoV)”, nel quale oltre al Remdesivir, farmaco utilizzato per l'Ebola e ammesso dall'AIFA fra i medicinali in sperimentazione contro il Covid-19, si fa riferimento anche al Resveratrolo, proprietà presente nel vino, in misura maggiore in quello rosso. Tale sostanza prodotta anche da altre piante come il cacao, è capace di bloccare la replicazione del Mers, un virus molto simile al coronavirus. Secondo i due ricercatori Guangdi Li ed Erik De Clercq, il Resveratrolo può avere un ruolo determinante nella lotta contro il Covid-19.
La nostra vita diventa Smart
Dalla reclusione forzata abbiamo riscoperto la parola Smart. Non poteva, questa parola colpirci prima, tanto presi dalle nostre cose, dalla velocità dei gesti, dal traffico e dagli impegni. Già da molti anni, in effetti, si parla di Smart City, e una delle città italiane più Smart è Brescia, ma anche Bergamo e Milano. Si tratta di un modello studiato per facilitare la vita dei cittadini, per migliorarla, per far sì che la città diventi funzionale ai bisogni dei suoi abitanti, i quali possono interagire con strumenti innovativi, che riguardano la sostenibilità e l’energia, metodi per l’inclusione sociale, mobilità integrata, salvaguardia dei beni artistici. Vivere in una Smart city significa anche sinergia fra i privati e il pubblico, reti wi-fi in prossimità di zone strategiche, sensori che allertano in caso di emergenze, videosorveglianza, punti di ricarica elettrica, promozione turistica e tutto ciò che può far vivere meglio e in modo Smart.
Coronavirus: Resistere e sopravvivere
Si tratta di una guerra, e questo probabilmente non è del tutto falso, ma non solo in termini di salute e contagi. Soprattutto si tratta anche di una guerra di informazioni, non vi è un programma, una notizia che non affronti il tema del Coronavirus. Eppure alcuni giornali hanno tentato di placare gli animi, pubblicando statistiche su quanti decessi avvengono ogni anno per Influenza stagionale e per altre patologie. I dati ufficiali dei decessi per Covid-19, poi parlano delle caratteristiche dei pazienti deceduti, e in effetti, le patologie sono più di una e anche serie nei pazienti deceduti per il virus.
Via Crucis di Venerdì santo 10 aprile 2020
Le meditazioni della Via Crucis quest’anno sono proposte dalla cappellania della Casa di Reclusione “Due Palazzi” di Padova. Raccogliendo l’invito di Papa Francesco, quattordici persone hanno meditato sulla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo rendendola attuale nelle loro esistenze. Tra loro figurano cinque persone detenute, una famiglia vittima per un reato di omicidio, la figlia di un uomo condannato alla pena dell’ergastolo, un’educatrice del carcere, un magistrato di sorveglianza, la madre di una persona detenuta, una catechista, un frate volontario, un agente di Polizia Penitenziaria e un sacerdote accusato e poi assolto definitivamente dalla giustizia dopo otto anni di processo ordinario.
Perché siamo stati costretti a restare a casa?
Dopo circa un mese di quarantena (per alcuni dura da più tempo) qualcuno potrebbe iniziare a porsi domande più che legittime. Ci è stato chiesto di stare a casa, facendo appello al senso di responsabilità, come avviene sempre per le emergenze e le crisi economiche o in tutti quei casi nei quali si ha l’impressione che a pagare saremo sempre noi cittadini. A noi italiani ci viene chiesto di avere pazienza e di fare sacrifici, ma facendo due conti, i conti non tornano
Sistema di allerta Covid-19 allo Spallanzani di Roma
All'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, vi è una struttura protetta con stanze di alto isolamento, misure che in passato sono servite per tante malattie infettive, fra cui l'Ebola. Le stanze di isolamento sono fatte in muratura e vetri, non è possibile avere nessun contatto con l'esterno. Il personale sanitario indossa equipaggiamento altamente protettivo, tute, mascherine, occhiali.